Clan Aburame | |||||
(油女一族, Aburame Ichizoku) | |||||
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Debutto | |||||
Informazioni | |||||
Fedeltà | Villaggio della Foglia | ||||
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Il Clan Aburame (油女一族, Aburame Ichizoku) è uno dei quattro clan nobili del Villaggio della Foglia.[1] Alla nascita, i membri di questo clan vengono offerti a diverse razze speciali di insetti come nido, che risiedono proprio sotto la pelle del loro ospite. Da quel momento in poi questi insetti vivranno in simbiosi con il loro ospite. Per questo motivo, i suoi membri sono caratterizzati dall'uso di insetti come armi.
Storia[]
I membri del clan possono anche portare con sé altri insetti in barattoli o zucche durante le missioni. Gli insetti possono uscire ed entrare nel corpo del loro ospite attraverso vari pori. Si nutrono di chakra come fonte di cibo, rendendoli piuttosto mortali.
La relazione tra lo shinobi e gli insetti è reciprocamente vantaggiosa. L'ospite garantisce riparo agli insetti e permette loro di nutrirsi del loro chakra, il loro corpo diventa un alveare vivente di decine di migliaia di questi insetti, e in cambio gli insetti eseguono gli ordini dell'utilizzatore, permettendo allo shinobi di eseguire tecniche simili a quelle magiche senza l'uso di sigilli o conversione dei chakra. Un'importante caratteristica del clan Aburame è che tutti gli occhi dei suoi membri conosciuti sono solitamente oscurati da occhiali, così come indossano abiti che di solito coprono la maggior parte del loro corpo.
Un insetto femmina può essere lasciato su un bersaglio, che poi può essere rintracciato dall'olfatto dall'insetto maschio, oppure gli insetti scout possono essere inviati e tornare per comunicare all'ospite informazioni sull'area. Per questo i membri del clan Aburame sono esperti di spionaggio; possono comunicare con gli insetti e gli insetti sono specializzati nella furtività perché non fanno rumore o movimento durante il combattimento. Oltre a utilizzare gli insetti in battaglia, il clan Aburame studia anche gli insetti. Nell'anime, è stato mostrato che erano rivali dei Kamizuru, un clan di utilizzatori di api, finché non li hanno sconfitti in battaglia.
Anche se le loro tecniche relative agli insetti sono conosciute solo all'interno del clan, Aburame non si limita a utilizzare un solo tipo di insetti, infatti pochi eletti hanno utilizzato un insetto considerato raro anche tra i membri del clan noto come i rinkaichu. Ad oggi, solo Shikuro e Torune Aburame sono noti per possederlo. Un altro insetto raro utilizzato dal clan è il kidaichu, un insetto che reagisce in modo così esponenziale al chakra che cresce rapidamente di dimensioni se esposto a quantità errate di esso, consumando la vittima dall'interno. Come notato da Shino, rende gli insetti fastidiosi da ospitare nel corpo.[2]
Altre razze di insetti conosciute per essere utilizzate dal clan Aburame sono i shokaichu, che possono rilevare le firme dei chakra e sono usati come localizzatori e i kochu, che possono infettare i nemici con un veleno paralizzante mortale.
È stato anche dimostrato che possiedono la capacità di comunicare con altri insetti, come si è visto quando Shino ha usato quella che sembrava un'ape per raccogliere informazioni per lui durante gli esami Chunin.[3]
Altri membri degni di nota del clan[]
- Durante l'invasione di Pain, un membro anonimo del clan accompagnò Shibi insieme a Muta e Shino per affrontare Konan.[4]
- Durante l'Attacco della Volpe a Nove Code, un Aburame è stato visto insieme a Hiruzen e le sue forze mentre cacciavano la Volpe a Nove Code fuori dal villaggio.[5]
- Durante la Quarta Guerra Mondiale dei Ninja, un gruppo di membri del clan Aburame usò la Tecnica dell'Inceppamento degli Insetti insieme alla Tecnica del Nascondiglio Mimetico usata dal Villaggio della Nebbia shinobi per oscurare la visione di Tobi e Madara Uchiha e impedire loro di percepire l'Esercito Alleato Ninja.[6]
Curiosità[]
- Il nome "Aburame" significa letteralmente "donna dell'olio" (油女), mentre potrebbe anche essere una variazione di "Aburamushi" che significa "scarafaggio" (油虫), riferito al uso di insetti come armi da parte del clan.